Tour de France 2017, Aru: “Esco dal Tour con la consapevolezza di poter tornare per fare bene”

Fabio Aru ha lottato per la conquista del Tour de France 2017 per due settimane. Il portacolori della Astana nelle prime due settimane è stato infatti uno dei grandi protagonisti, vincendo una tappe ed indossando per due giorni la maglia gialla, ma poi per via di una bronchite ha sofferto nell’ultima settimana. Il corridore italiano alla Gazzetta dello Sport è tornato su cosa è successo una volta indossata la maglia gialla: “Stavo molto bene quando ho conquistato la maglia gialla. L’ho dimostrato, ero molto competitivo. In questi anni ho imparato a conoscermi. E da quando ho preso la maglia… purtroppo, siamo talmente tirati, talmente magri, che basta veramente niente”. “Purtroppo dobbiamo fare le conferenze stampa, le interviste, tutte queste cose. Non possiamo tirarci indietro – aggiunge il corridore sardo – Volentieri, ma magari si prende un po’ più di freddo rispetto a quando vai subito a farti la doccia sul bus. Non il giorno dopo aver preso la maglia, ma quello dopo ancora ho cominciato a stare male. Star male significa avere anche solo lo 0,1 per cento in meno. E a questi livelli significa staccarsi. Ma reputo di essermi salvato abbastanza bene nelle tappe alpine”.

Nonostante questo problema il bilancio a fine Tour rimane molto positivo: “Io non metto mai la firma su niente, perché cerco sempre il massimo. Ma il 2 aprile, quando mi sono infortunato al ginocchio, tante persone avrebbero firmato per arrivare a fine Tour con questo bilancio. Mi reputo soddisfatto. Il podio mi avrebbe reso molto più contento e l’ho mancato per 45 secondi. Però esco da qui con la consapevolezza di poter tornare per fare bene. Era ciò che mi serviva più di ogni altra cosa. È la conferma più grande”.

Il campione nazionale italiano si è poi soffermato su quello che è stato il momento più bello dell’intera corsa: “Difficile scegliere il momento più bello, ma lo faccio: il successo a La Planche des Bells Filles. Un’emozione molto forte, che ci ho messo qualche giorno a realizzare. Staccare tutti i più forti, la Sky, e arrivare solo… La maglia gialla mi mancava nei tre giri, indubbio che sia bello, ma quella vittoria mi ha dato tantissimo“.

Chiaro quindi che l’obiettivo per il 2018 è quello di tornare al Tour per lasciare ancora di più il segno sulla corsa: “Mi piace tanto il Tour, certo che sì. Come mi piacciono tutte le grandi corse a tappe, per la verità. Ma con le conferme che ho avuto di cui parlavo prima, al Tour voglio tornarci. Il prima possibile“.

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